Xenoblade Chronicles 2 - Recensione

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Xenoblade Chronicles 2 - La recensione


Xenoblade Chronicles 2 è un gioco assolutamente splendido: inutile girarci troppo intorno, o sbirciare il voto finale sperando di giustificare i soldi già investiti da tempo nell'immancabile pre-order. Chiunque abbia spiccato il proprio "salto della fede" può tirare un sospiro di sollievo e ritenersi ampiamente soddisfatto. Tutti gli altri, nel caso, possono tranquillamente correre ai ripari e mettere mano al portafogli, perché Nintendo Switch ha un'altra gemma sulla corona della sua line-up. La creatura plasmata dai talentuosi sviluppatori di Monolith Soft non può certo dirsi perfetta, eppure riesce a mettere uno sull'altro i pezzi di una torre videoludica di grande impatto emotivo, capace di stupire per profondità e passione.

Concepito come seguito canonico del titolo uscito originariamente per Nintendo Wii e poi convertito su 3DS, questo Xenoblade Chronicles 2 arriva dopo l'episodio "X", pubblicato su Wii U e amato (con riserva) dagli appassionati della saga. Lasciatesi alle spalle le velleità da "finto" MMO asincrono e la spersonalizzazione dei propri avatar, questo secondo capitolo si riallaccia solo concettualmente all'originale, puntando sull'introspezione dei protagonisti e una narrazione semplice ed emozionante. La buona notizia arriva per chiunque volesse cominciare la saga proprio da qui: in tal caso, non sussiste alcun problema visto che Xenoblade Chronicles 2 è narrativamente autonomo, e a parte qualche sfumatura o citazione sull'universo di gioco, rimane perfettamente fruibile anche da solo.


La storia prende vita lentamente, in perfetta sintonia col genere di appartenenza e lo stile degli sviluppatori, riuscendo fin dai primi passi su Alrest a catturare l'attenzione del giocatore. Scritta originariamente da Tetsuya Takahashi, la sceneggiatura è stata poi elaborata e portata avanti da Yuichiro Takeda e Kazuho Hyodo, in un processo creativo votato all'allestimento di un mondo complesso e sfaccettato, ricco di culture, linguaggi e religioni. Il piglio artistico, a metà tra la fiaba moderna e il classico anime adolescenziale, potrebbe mettere sul chi vive tutti gli appassionati di JRPG ormai saturi di incipit simili.

Prescindendo dal target iniziale, teoricamente circoscritto a quegli elementi distintivi, Xenoblade Chronicles 2 riesce a toccare temi autentici e puri con rara semplicità. Lontano dalle tinte fosche di produzioni più cupe (ma non per questo necessariamente più mature), il titolo ricalca gli stilemi della fiaba, sia per esposizione che per stratificazione narrativa. Anche se fiaccati da qualche cliché di troppo - soprattutto estetico - i protagonisti sono rappresentati in maniera sempre più profonda rispetto agli scimmiottamenti iniziali, complice anche un'evoluzione della trama su cui non metto bocca per non spoilerare. Di fatto, questi continui scossoni ai vari passaggi della storia instilleranno all'intero tessuto narrativo un senso di epicità cui sarà difficile rimanere indifferenti.

Screens from Nintendo's upcoming Nintendo Switch RPG Xenoblade Chronicles 2
Anche la creatura più "pucciosa" può nascondere un background narrativo di tutto rispetto.


Sospesi in un oceano di nuvole, i titani, mesto retaggio di un conflitto millenario, rappresentano l'ultima speranza per ogni forma di vita su Alrest. Alla stregua di gigantesche isole fluttuanti, questi esseri meravigliosi non sono, però, immortali, gettando un'ombra sul destino degli Alrestiani. In questo contesto, Ductor e Gladius si stagliano tra le varie popolazioni per il particolare legame che li accomuna. Guerrieri straordinari i primi, guardie del corpo astrali i secondi, queste due figure, nei panni dei protagonisti Rex e Pyra, sono destinate a tracciare una nuova linea sul futuro del proprio mondo.

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Xenoblade Chronicles 2

Monolith Software (JP) | 01 Dicembre 2016
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