Sonic Mania - Recensione

Il vecchio Sonic.

Sonic Mania - La recensione


C’è un che di agrodolce, in questo Sonic Mania. È il miglior Sonic dai tempi di Sonic CD e Sonic & Knuckles, il miglior Sonic dai tempi del Megadrive, il miglior tributo al porcospino blu. È il primo gioco in anni e anni ad azzeccare lo stile grafico e a capire lo spirito che aveva reso così magici i giochi di venticinque (gasp) anni fa. È un gioco fatto di colori, velocità, idee pazze e momenti epici, proprio come deve essere Sonic. E non l’ha fatto Sega.

Cioè, sì, Sega l’ha pubblicato, dimostrando di non essere completamente avulsa dalla fascia trentenne dei suoi fan, ma non è un prodotto del Sonic Team (che al momento sta lavorando su Sonic Forces). È un progetto di Christian Whitehead e Simon Thomley, figure attivissime nella scena retro di Sonic, responsabili delle recenti riedizioni di Sonic 1, 2 e CD. Gente che ama Sonic con tutto il cuore e che lo associa più ai cieli azzurri che alle città distopiche e alle fiction adolescenziali fuori tempo massimo. Mi rendo perfettamente conto che esiste un mondo parallelo, al di fuori della mia bolla di nerd, nel quale migliaia di giovanissimi con vent'anni meno di me si sono goduti tutta la spazzatura tridimensionale che ci ha spacciato il Sonic Team nell’ultimo decennio.

So che esistono fan e community che adorano tutto quello che io ho disprezzato, nel medioevo venuto dopo Sonic Adventure per Dreamcast, ma per la mascotte di Sega mi aspettavo un futuro più glorioso. Volevo che come Mario, il suo rivale di sempre, Sonic sapesse danzare tra i diversi generi, a cavallo tra il 2D e il 3D, innovando e portando la sua formula a base di colori e velocità in territori sempre nuovi. Invece, per emozionarmi di nuovo per Sonic, nel 2017, mi tocca Sonic Mania, la cui feature principale è che è “proprio come i primi Sonic”. Un gioco 2D, colorato, veloce, con musiche bellissime. Per andare avanti dobbiamo andare indietro? Sono un fan del retrogaming, non della nostalgia, e questo Sonic Mania lo vivo un po’ come una vittoria di Pirro.


Detto questo, Sonic Mania è bellissimo, su tutti i fronti, e mi auguro che abbia un successo tale da influenzare le future scelte di Sega. È un tributo perfetto, che celebra i venticinque anni del porcospino con un “best of” di livelli Sonic 1, 2, CD e Sonic & Knuckles (riveduti e corretti, anche alla luce del passaggio ai 16:9), abbinato a una selezione di nuove zone fatte con così tanto amore filologico da essere virtualmente indistinguibili da quelle vecchie. Il tutto è confezionato da una grafica eccezionale, con pixel che profumano di Megadrive ma che si muovono come se fossero pilotati da una macchina più potente, con il Mode7 del Super Nintendo e la potenza di calcolo di un Saturn. Mi piace chiamarlo “passato potenziato”: la grafica ha lo spirito e lo stile che ci ricordiamo, ma si svincola da alcune delle limitazioni dell’epoca, per darci un risultato più fluido, preciso e moderno. Trovare la giusta proporzione tra passato e futuro è difficile, ma Sonic Mania lo fa in scioltezza, dimostrando tutto il talento di Whitehead ed Headcannon.

Il gameplay è esattamente lo stesso di quello dei primi episodi, con il protagonista (selezionabile tra Sonic, Tails e Knuckles) che corre a seicento all’ora per livelli grandi e pieni di nemici, tranelli e deviazioni. Ci sono tanti segreti da scoprire e un margine di miglioramento fuori scala, perché per imparare a giocare come si deve, segnando tempi degni di Sonic, bisogna fare molto di più che arrivare alla fine del livello e sconfiggere il boss di turno. Level design, velocità e abilità sono i tre pilastri sui quali si reggevano i primi episodi, e qui li vediamo in grandissimo spolvero. I fan più attenti noteranno che, nonostante la fisica degli spostamenti sia praticamente uguale a quella di un tempo, ci sono tanti piccoli ritocchi, raffinati e invisibili, che levigano il gameplay con un gusto impeccabile.


Oltre alla campagna principale ci sono anche dei time trial con classifiche online per tutti i livelli e una modalità competitiva con un brutale split-screen orizzontale, proprio come ai tempi del Megadrive. Considerando che ogni personaggio ha un potere speciale diverso, che cambia radicalmente l’approccio ai livelli, Sonic Mania ha tutti i contenuti che è lecito aspettarsi da un’operazione di questo tipo. Mi ci sono voluti circa due giorni di gioco rilassato, per finirlo, ma ho davanti a me ancora tantissime ore di divertimento per imparare a finirlo come si deve (leggasi: senza dover usare due crediti per zona), per scoprirne i segreti e per riviverlo dal punto di vista degli altri due protagonisti che non ho usato.

Sonic Mania ha gusto, misura e classe. Mi auguro con tutto il cuore che Sega affidi a Whiteman e soci un budget degno di tal nome per lo sviluppo di un altro Sonic bidimensionale, come questo ma tutto nuovo, senza bisogno della scusa del venticinquesimo anniversario. Nel frattempo, allacciamoci le nostre scarpette rosse e godiamoci questo cielo azzurro.


MODUS OPERANDI
Ho giocato a Sonic Mania su PS4, con un codice ricevuto direttamente da Sega (o, meglio, da Mattia Ravanelli, che non ha potuto scrivere questa recensione e sta ancora piangendo). Ho finito il gioco con Sonic e Tails, come in Sonic 2, ma mi sono pentito della scelta dopo due livelli. Levati dai piedi, Tails! Per la prima run vi consiglio di tutto cuore il buon Sonic. Per arrivare alla fine ci sono voluti due giorni di gioco rilassato, costellato da tantissimi game over e da sporadici momenti di odio intenso per un boss. I fan più allenati, in particolare quelli che hanno rigiocato di recente gli originali, ci metteranno sicuramente di meno, ma il viaggio sarà piacevolissimo e soddisfacente. Inoltre, per finire “bene” il gioco, c’è molto più lavoro da fare. Avrei voluto provare approfonditamente la modalità competitiva locale, ma il fatto di essere da solo a Milano nel weekend di Ferragosto me l’ha impedito.

Pro

  • Grafica modernizzata
  • Stesso gameplay

Contro

  • Perché Sonic non è stato sempre così?

Verdetto

La cattiva notizia è che per avere un Sonic buono abbiamo dovuto tagliare fuori il Sonic Team, quella buona è che Sonic Mania è bellissimo. Ha tutti i pregi degli originali, che ricalca con sapienza e passione, senza mai sfociare nella copia spudorata. Detto questo, è impossibile non provare una certa sensazione di deja-vu, soprattutto per i fan più fedeli della serie. L’operazione è comunque un successo su tutta la linea e mi auguro che Sega abbia il coraggio di investire su questa tipologia di Sonic anche in futuro, magari con un episodio tutto nuovo lasciato completamente in mano al buon Whiteman, del quale ormai, in tutta sincerità, mi fido molto più che del Sonic Team.

In questo articolo

Sonic Mania

SEGA | 15 Agosto 2017
  • Piattaforma
  • XboxOne
  • PS4
  • PC
  • NintendoSwitch

Sonic Mania - La recensione

8.5
Buono
Un grande Sonic: quello vecchio. Ma potenziato e levigato da gente che sa cosa lo ha reso grande venticinque anni fa.
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